Negli ultimi mesi, gli utenti dei servizi di telepedaggio hanno dovuto fare i conti con aumenti significativi delle tariffe mensili, soprattutto per chi utilizza Telepass come principale soluzione per il pagamento automatico dei pedaggi autostradali. Questi cambiamenti hanno generato un ampio dibattito, alimentando richieste di maggiore trasparenza e attenzione all’evoluzione del mercato, che vede anche la crescita di alternative come MooneyGo e UnipolMove. Analizziamo nel dettaglio le nuove tariffe, le motivazioni degli aumenti e l’impatto concreto sulle spese degli automobilisti e delle aziende di trasporto.
Le nuove tariffe Telepass: cosa cambia dal luglio 2024
Dal 1° luglio 2024 è entrato in vigore un importante aggiornamento del canone mensile Telepass per il piano Base: si è passati da 1,83 euro a 3,90 euro, corrispondendo a un incremento del 113%. Anche il piano Plus ha visto l’aumento da 3 a 4,90 euro mensili, con il canone che può arrivare fino a 5,14 euro per gli utenti iscritti prima del 15 aprile 2024. Il pacchetto Telepass X, che integra servizi bancari, ha subito un rincaro da 5,90 a 7,90 euro mensili.
Questa revisione tariffaria non solo coinvolge gli abbonamenti tradizionali, ma investe anche formule come il modello Pay per use, passato da un costo fisso mensile di 2,50 euro a una tariffa giornaliera di 1 euro. La strategia di Telepass si inserisce in un contesto di maggiore competizione tra operatori, il che ha spinto la società a ritoccare le condizioni dei propri pacchetti, offrendo la possibilità di associare due targhe allo stesso dispositivo e includendo diversi servizi aggiuntivi nel canone base.
Fino a dicembre 2025 è attiva una promozione sul piano “Plus”, che consente di accedervi allo stesso prezzo del piano standard (3,90 euro), beneficiando di una ventina di servizi aggiuntivi come parcheggi sulle strisce blu e sconti su parcheggi partner. Importante sottolineare che chi non intende accettare la variazione unilaterale delle condizioni può esercitare il diritto di recesso senza oneri, procedura prevista per tutelare gli utenti coinvolti negli aumenti tariffari.
Aumenti dei pedaggi autostradali: situazione aggiornata al 2025
I cambiamenti nelle tariffe del telepedaggio si intrecciano con le variazioni delle tariffe sui pedaggi autostradali. Dal primo gennaio 2025 è stato applicato un incremento dell’1,8% sulle principali direttive gestite da Autostrade per l’Italia (Aspi), quali la A1 Milano-Napoli, la A8 Milano-Varese e la A14 Bologna-Taranto. Questo aumento rispecchia il tasso di inflazione programmato ed è limitato alle tratte gestite da Aspi; sulle tratte affidate ad altre concessionarie non sono stati previsti aumenti, in assenza della revisione dei relativi piani economico-finanziari.
Tuttavia, l’iter parlamentare del Decreto Infrastrutture aveva ipotizzato una variazione più ampia, con un aumento di 1 millesimo di euro a chilometro per tutte le classi di pedaggio (sia auto che camion). Questo intervento sarebbe equivalso a circa un euro ogni 1.000 chilometri, coinvolgendo tutti i veicoli. Ma la proposta è stata ritirata a seguito di disaccordi all’interno del Governo, e ad oggi non sono previsti significativi aumenti generalizzati dei pedaggi autostradali.
La situazione rimane eterogenea: se da un lato si registrano ritocchi limitati sulle arterie principali, dall’altro permane la possibilità di variazioni future in relazione ai piani economico-finanziari delle concessionarie minori, con conseguenti differenze di costo a seconda del percorso autostradale.
Impatto per utenti privati e aziende: quanto si paga ora
Stante la nuova tariffazione, nel 2025 il costo mensile minimo per il telepedaggio base è di 3,90 euro, mentre per chi desidera più servizi integrati il piano Plus si attesta a 4,90 euro (o 3,90 euro in promozione fino a dicembre 2025). Gli utenti storici del Plus possono dover pagare fino a 5,14 euro, mentre il pacchetto Telepass X sale a 7,90 euro al mese.
L’aumento mensile influisce sul budget sia delle famiglie che delle aziende di trasporto, soprattutto per chi utilizza il servizio su più veicoli o sfrutta intensamente le funzioni aggiuntive. Un’automobilista che percorra regolarmente tratti autostradali medi può trovarsi a pagare fino al doppio rispetto al canone di due anni fa, a fronte di alcune migliorie nella flessibilità del servizio (come l’associazione di più targhe su un solo dispositivo).
- Telepass Base: 3,90 euro/mese
- Telepass Plus: 4,90 euro/mese (5,14 euro per iscritti pre-aprile 2024, 3,90 euro in promozione fino a dicembre 2025)
- Telepass X: 7,90 euro/mese
- Pay per use: 1 euro/giorno di utilizzo
Gli utenti che non ritengono conveniente mantenere il servizio hanno diritto al recesso gratuito, grazie alla procedura semplificata introdotta a seguito dell’aumento.
Mercato in evoluzione, concorrenza e soluzioni alternative
Lo scenario del telepedaggio italiano sorprende per la rapida evoluzione tecnologica e la crescente concorrenza tra operatori. Mentre Telepass rimane il brand di riferimento, realtà come MooneyGo e UnipolMove si fanno largo offrendo canoni mensili più contenuti e modalità di pagamento flessibili, stimolando un mercato potenzialmente più competitivo
In prospettiva, la tariffazione si sta spostando sempre più verso formule multiservizio, capaci di integrare servizi per la mobilità urbana, la sosta nei parcheggi convenzionati, il pagamento delle strisce blu e promozioni dedicate. Gli utenti possono valutare con attenzione il ventaglio di offerte, commisurando il canone mensile alle proprie esigenze di viaggio e ai servizi accessori.
Come scegliere la soluzione più adatta
- Confronto delle tariffe mensili tra operatori, verificando canone base e servizi inclusi.
- Valutazione delle promozioni temporanee (ad esempio il prezzo bloccato Plus di Telepass fino a dicembre 2025).
- Considerazione della possibilità di associare più targhe a un solo dispositivo.
- Analisi delle funzionalità extra come pagamenti digitali, app integrate, sconti su parcheggi e mobilità urbana.
- Attenzione alle procedure di recesso senza costi se le condizioni contrattuali variano unilateralmente.
La scelta della soluzione di telepedaggio più conveniente non si limita al solo prezzo: è determinata da frequenza d’uso, abitudini di viaggio, servizi integrati e, in prospettiva, dalla capacità degli operatori di adattarsi alle nuove direttive normative in tema di trasparenza e concorrenza.
Gli aumenti delle tariffe mensili rappresentano dunque un punto di svolta per il settore dei pagamenti digitali autostradali, portando gli utenti a rivedere le proprie strategie di spesa, informarsi sulle alternative e richiedere servizi sempre più avanzati e personalizzati. Il quadro normativo e tariffario resta in costante evoluzione, con possibili ulteriori novità nei prossimi mesi in funzione degli orientamenti governativi e delle dinamiche di concorrenza tra operatori.