Il libretto postale “Oro” rappresenta una delle soluzioni più classiche offerte da Poste Italiane per chi desidera conservare i propri risparmi in modo semplice e sicuro. Al centro delle attenzioni di risparmiatori prudenti, questo prodotto continua a raccogliere molte domande sul suo reale livello di convenienza nel contesto finanziario del 2025, soprattutto alla luce dell’attuale situazione dei tassi di interesse e delle alternative di investimento esistenti.
Come funziona e a chi si rivolge
Il libretto postale “Oro” è pensato per chi cerca una soluzione di risparmio garantito, senza esposizione a rischi di mercato o oscillazioni dei rendimenti. Si tratta infatti di uno degli strumenti più apprezzati dagli italiani proprio grazie alle sue caratteristiche di sicurezza, liquidità immediata e accessibilità anche per piccole somme. Il capitale depositato è garantito da Cassa Depositi e Prestiti, il che significa che anche in caso di eventi avversi nessun cliente perderà il proprio denaro.
Il pubblico tipico di questo strumento è costituito da:
- persone avverse al rischio
- famiglie che desiderano parcheggiare liquidità senza orizzonti d’investimento precisi
- anziani che preferiscono strumenti tradizionali e facili da gestire
Quanto rende oggi il libretto “Oro”
Nel 2025, il rendimento annuo lordo riconosciuto ai titolari dei libretti postali della classe “Oro” si attesta sull’1,40%tasso di interesse annuo lordo. Questo significa che su una somma di 10.000 euro depositata per un anno, l’interesse lordo maturato sarebbe di 140 euro. Tuttavia, bisogna considerare la tassazione sugli interessi, attualmente pari al 26%, e l’imposta di bollo se il saldo medio annuo supera i 5.000 euro.
Esempio reale:
- Deposito: 10.000 euro
- Interesse lordo annuo: 140 euro
- Interesse netto annuo (detratta la tassazione): circa 103,60 euro
Per i libretti di altre classi o con promozioni particolari, il rendimento può arrivare fino all’1,60% annuo lordo grazie a iniziative come il cosiddetto “Tasso Oro per Tutti”.
Conviene davvero lasciare i soldi sul libretto?
La convenienza va valutata alla luce di alcuni fattori chiave:
- Assenza di rischio: punto di forza indiscusso, il libretto protegge il capitale contro fallimenti bancari grazie alla garanzia statale.
- Rendimento modesto: anche l’1,40%-1,60% lordo resta spesso al di sotto del tasso di inflazione reale, comportando dunque una potenziale perdita di potere d’acquisto nel medio-lungo periodo.
- Liquidità immediata: il denaro è sempre disponibile senza penali o preavvisi, a differenza dei vincoli presenti su molti conti deposito o strumenti di risparmio vincolati.
- Costi nulli: l’apertura e la gestione del libretto sono generalmente gratuite, altro elemento che lo rende appetibile rispetto ad alcune alternative bancarie.
In pratica, lasciare i soldi su un libretto “Oro” è una scelta razionale se l’obiettivo primario è la protezione del capitale e la massima disponibilità dello stesso in caso di necessità. Chi cerca invece un vero investimento, ossia la crescita reale del proprio patrimonio, dovrebbe valutare prodotti alternativi.
Alternative e confronti con altri prodotti
Rispetto ad altre forme di deposito offerte da Poste Italiane, come i buoni fruttiferi postali, il libretto “Oro” si distingue per la totale assenza di vincoli e per una semplicità operativa incomparabile. Tuttavia, i buoni fruttiferi (soprattutto su orizzonti temporali medio-lunghi) offrono rendimenti generalmente superiori, sebbene distribuiti su durate prestabilite e con modalità di liquidazione differenti.
Tabella comparativa
Prodotto | Rendimento lordo annuo | Rischio | Vincoli | Liquidità |
---|---|---|---|---|
Libretto “Oro” | 1,40% – 1,60% | Bassissimo | Nessuno | Immediata |
Buono Fruttifero 3×2 | Fino a 2,50%* | Bassissimo | Vincolo 3/6 anni | Liquidabile, ma con penalizzazione |
Buono Fruttifero Ordinario | Fino a 3% | Bassissimo | Vincolo 20 anni | Liquidabile, ma con penalizzazione |
*Il rendimento effettivo aumenta con la durata e tenendo conto delle modalità di calcolo degli interessi compositi.
Rispetto a un conto deposito bancario, invece, i libretti postali offrono sicurezza ma a fronte di rendimenti inferiori alle offerte promozionali presenti sul mercato bancario, soprattutto per somme vincolate per 6 o 12 mesi.
I libretti postali “Oro” possono quindi essere considerati come una “cassa pronta” per le emergenze o come strumento di parcheggio temporaneo della liquidità, ma difficilmente come investimento vero e proprio per la crescita del capitale. L’aumento recente dei tassi li rende comunque più competitivi rispetto agli anni passati, pur restando distanti dalle migliori opportunità per chi può accettare una quota di rischio e vincolo temporale.